domenica 22 marzo 2020

LIFE: non oltrepassare il limite.   TRAILER   ( youtube.com/watch?v=9Hmi3hJulEM)

Un film di fantascienza creato nel 2017, diretto da Daniel Espinosa, che vede coinvolti Jake, Rebecca e Ryan in una missione di recupero nello spazio.

TRAMA:

Una sonda spaziale proveniente da Marte si disperde nello spazio. Per recuperarla e ricavarne informazioni utili per il genere umano, un team di cinque astronauti viene inviato in orbita su una navicella internazionale. All’interno di tale sonda vi è del terriccio marziano, estratto dal campione riconquistato, il quale rivela la presenza di una forma di vita dormiente, racchiusa in una piccola cellula. Il piccolo organismo, passato del tempo, si sveglia e risponde agli stimoli;
per dargli un nome i cinque protagonisti si affidano alla fantasia di giovani alunni, i quali dalla Terra seguono appassionati la missione. La creatura extraterrestre viene chiamata Calvin. Tutto sembra procedere per il meglio finché, a causa di un guasto alla cella atmosferica, che lo teneva in isolamento, Calvin torna allo stato iniziale. Dimostra di avere comportamenti pericolosi, divorando tutto ciò che gli capita a tiro e nutrendosi del liquido refrigerante della stazione.
Gli astronauti si ritrovano ad escogitare innumerevoli soluzioni per porre fine all’incubo.
Questi ultimi saranno disposti a sacrificare la loro stessa vita pur di non far raggiungere il pianeta Terra a questa nuova forma aliena e pur di evitare che essa si propaghi in tutto il mondo.

APPROFONDIMENTO RELATIVO ALLA PARTE FISICA:

Il film è ambientato all’interno di una stazione spaziale, nella quale si ha assenza di forza gravitazionale. La forza di gravità è quella forza direttamente proporzionale alla massa di un corpo e all’accelerazione di gravità, che sulla Terra è pari a 9,8 m/s^2, quest’ultima ci consente di restare attaccati al suolo.
Nello spazio e, in particolar modo all’interno della stazione spaziale rappresentata nel film, l’accelerazione di gravità è nulla e di conseguenza gli astronauti fluttuano. Più precisamente il “galleggiamento” degli astronauti è dovuto al quasi nullo effetto gravitazionale, perciò si ha la sensazione di risultare “senza peso”
In altri film, ugualmente ambientati nello spazio, sono presenti scene nelle quali i cosmonauti camminano o si muovono all’interno della stazione spaziale liberamente come fossero sulla Terra.
Per simulare tale effetto è necessario far ruotare l’astronave attorno al proprio asse di moto circolare uniforme, in maniera tale che questi ultimi sarebbero soggetti a una spinta verso il pavimento, pari all’accelerazione centrifuga (ω^2/R) dove ω è la velocità angolare di rotazione ed R è il raggio della circonferenza lungo la quale ruoterebbe il pavimento della navicella.
In funzione del raggio della navicella si dovrebbe ottenere una velocità di rotazione tale da soddisfare la seguente formula:

mg=mω^2/R

Nonostante questo si tratta di una forza che simula quella gravitazionale pur essendone da questa differente.



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